Conte attacca Letta e sale al Colle
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte attacca Letta e sale al Colle

Giuseppe Conte

L’ex premier non molla la presa e si infuria con Draghi e con il Pd per affermare il suo pensiero.

Il decreto Ucraina è passato con una larghissima maggioranza ma ha creato non pochi tumulti all’interno del M5S. Dissidi interni che già animano da molto tempo il Movimento sono emersi con le questioni del giorno. Dopo lo scontro con Draghi e la telefonata, non troppo piacevole con un infuriato Letta, Conte sale al Colle.

Il capo dei grillini è andato dal Presidente Sergio Mattarella e ha chiarito la situazione. Ma ha anche messo in chiaro la sua posizione e quella del Movimento nei confronti del suo alleato. L’avvocato del popolo esige rispetto per sé e per il peso politico del suo movimento. «Non siamo la succursale di un’altra forza politica, non siamo succedanei di qualcuno» ha detto riferendosi al Pd.

Conte ha ribadito il suo sostegno al governo ma la sua lotta a Draghi non è finita sul Def e sulla questione economica, da cui dice di non aver avuto risposte. I toni e i modi di Giuseppe Conte sono diventati molto più battaglieri e grillini della prima ora rispetto a quelli a cui l’Avvocato distinto del popolo ci ha abituati quando annunciava i Dpcm da Palazzo Chigi.

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La lotta di Conte preoccupa Letta

Il cambio di rotta del Movimento viene diretto dal fondatore Beppe Grillo che sembra intenzionato a voler portare alle origini il M5s. E lo dimostra anche i temi su cui si sta battendo il Movimento, temi su cui tutta la maggioranza è concorde arriva a creare dissenso. Nella sua diretta su Instagram di ieri Giuseppe Conte era arrabbiato, concitato e scomposto batteva i pugni sul tavolo. Una nuova veste per lui e per il Movimento.

In tutto questo il segretario del Pd Enrico Letta chiede la calma ai suoi. Per evitare ulteriori dissidi interni all’alleanza e per arrivare alle elezioni politiche del 2023 bisogna pazientare e opta per il silenzio.” Se rompiamo oggi con i 5Stelle, rischiamo di perdere le elezioni in quasi tutte le 25 città capoluogo dove a giugno si vota. E sarebbe un peccato dopo la fatica che abbiamo fatto per costruire un percorso comune” dice un responsabile dem.

Letta quindi non risponde alle accuse e alle invettive di Conte ma preferisce tacere. A rischio c’è la stabilità della maggioranza e di questo governo. Ma le ripercussioni potrebbero cadere anche sui sondaggi. Il M5S è in netto calo mentre il Pd lotta con FdI per il primato. Scatenare una polemica con i grillini potrebbero portare il partito democratico giù con loro.

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ultimo aggiornamento: 1 Aprile 2022 9:45

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